Situato nella moderna Montecito si nasconde un paradiso naturale con una storia centenaria, animato da piante tropicali e subtropicali, piscine di loto e cactus che sembrano pungere il cielo.
Nel 1882 Ralph Kinton Stevens acquistò una proprietà che rinominò Tanglewood e utilizzò come casa di famiglia. Si trattava di un luogo molto grande che poteva ospitare tranquillamente diversi giardini. Alla sua morte la vedova trasformò la residenza in un ranch per ospiti per poi affittarla ad una scuola ed infine venderla nel 1913 a causa dei costi ingenti per il suo mantenimento.
Il nuovo acquirente, il vicino di casa, George Owen Knapp la tenne per soli 3 anni, prima di venderla ai Newyorkesi E. Palmer e Marie Gavit che la rinominarono Cuesta Linda. I coniugi ingaggiarono il famoso architetto Reginald Johnson per la costruzione dell’edificio principale, che completò negli anni ’20. Lo stile fu volutamente un richiamo alla Spagna e ai territori europei che tanto piacevano al tempo.
Fu solamente nel 1941 che la sorte volle cambiare lo status quo delle cose facendo arrivare la persona che avrebbe realizzato il capolavoro che ancora oggi si può ammirare.
La proprietà venne acquistata da una famosa ed eccentrica cantante lirica polacca, interessata alla botanica.
Ganna Walska, pseudonimo di Hanna Puacz (Brest-Litovsk 1887- 1984) nacque povera, ma questo non le impedì di diventare una delle più celebri socialite del XX secolo.
Hanna si trasferì a San Pietroburgo con lo zio a seguito della morte della madre, avvenuta quando era solo un’adolescente. Qui cominciò gli studi di musica e assunse il nome d’arte che la rese celebre in tutto il mondo. Per i successivi due decenni si esibì come cantante lirica tra New York e Parigi e fece diversi tour in Europa e America.
A detta di molti fu grazie alla mastodontica pubblicità che le fece il marito Harold McCormick, sposato nel 1922 e molto ricco, che riuscì a cavarsela. Divenne allieva di Cècile Gilly che però dichiarò che Ganna non fosse portata per la musica. In molti, a dispetto di quello che sosteneva lei stessa, dissero che a cantare fosse terribile, ma questo non la fece desistere in nessun modo, anzi la spinse ancora di più ad esplorare la sua vena artistica.
Intelligente, sofisticata e molto attenta al denaro, divenne ben presto popolare nelle élite più in voga (e molto chiacchierata dai tabloid!) e a detta di Charles Wagner nel 1928:
“Aveva Qualcosa che teneva destava la loro attenzione, che faceva drizzare le orecchie se veniva nominata”.
Capelli corvini, anticonformismo, acume e bellezza la fecero padrona delle mode e degli sguardi di numerosi scapoli ricchi con cui spesso aveva flirt.
Ben presto Ganna, dall’animo curioso e anticipatore delle mode, abbandonò la religione cattolica per darsi al misticismo orientale e allo yoga. Si sposò sei volte, di cui 4 con uomini facoltosi e una con un maestro yogi.
Fu proprio grazie alle pratiche orientali e al matrimonio con Theos Bernard che la sua strada incrociò i 37 acri di Cuesta Linda che comprò e che cominciò ad alimentare in un turbinio di colori e fantasie.
L’idea che abbracciò inizialmente fu quella di creare un luogo per i ritiri spirituali, dove si potessero studiare le Sacre Scritture tramite i Lama Tibetani. Il nome scelto fu Tibetland, a richiamare il suo profondo amore per l’Oriente.
Per la modernizzazione del giardino venne assunto l’architetto Lockwood de Forest Jr. e nel 1942 la conformazione venne rinnovata una seconda volta, introducendo numerosi cactus, i più famosi protagonisti di tutti i 15 ettari.
Furono avviati diversi progetti di miglioria operati da Ralph Stevens, figlio del proprietario originale, che progettò i cancelli in ferro sulla Sycamore Canyon Road, la Piscina e la Spiaggia di Conchiglie, la Grotta, Il Teatro e i Giardini Blu dedicati alle piante a foglia glauca, come la Palma Blu del Messico e numerose Agavi.
Il progetto di Tibetland come ritrovo spirituale libero non vide mai la luce a causa dello scoppio della II guerra mondiale. Ganna tuttavia non si fermò, nemmeno quando il marito le chiese l’ennesimo divorzio. Rinominò l’oasi Lotusland in onore del Loto Sacro che cresceva in una delle numerose vasche che coloravano il paesaggio.
Fu in questi anni che la donna si reinventò completamente. Secondo la filosofia del massimalismo e spinta da un forte carisma e molta creatività, cominciò a dare vita a qualcosa di straordinario, combinando conoscenze botaniche e artistiche e facendosi aiutare dai migliori dell’epoca.
Nel ’58 l’artista locale Joseph Knowles Sr. venne ingaggiato per modificare la Piscina nel Giardino Aloe, aggiungendo Conchiglie di Abalone sul bordo e creando suggestive Fontane di Corallo.
Negli anni ’70 venne aggiunto un Giardino Giapponese all’imponente struttura, ormai carica di ornamenti naturali provenienti da ogni parte della terra, alcuni rarissimi o estinti, e allestiti con una vena teatrale e audace.
Quello che ne uscì fu un paradiso tropicale, un luogo mistico ai limiti del terreno, con oltre migliaia di specie diverse combinate in un insieme eclettico e paradisiaco. Walka realizzò un giardino eccentrico che secondo Marc Appleton, autore del libro Lotusland (Rizzoli, New York)
“sfugge a ogni ordine tradizionale e a ogni logica”.
Per finanziare le ingenti spese che il giardino le richiedeva, Ganna mise all’asta la sua collezione di gioielli tra cui i suoi stimatissimi Fabergè. L’asta, tenuta da Sotheby’s, vide protagoniste diverse gemme dalla preziosità incommensurabile tra cui un diamante briolette da novantacinque carati, una rara selezione di gioielli indiani, collane Cartier e uno smeraldo intagliato Mogul.
La sua mastodontica opera botanica continuò fino alla sua morte, avvenuta il 2 marzo 1984.
La lavorazione dell’oasi naturale continua tuttora come da volere della proprietaria e il suo ingente patrimonio di vestiti (tra cui pezzi di Ertè e delle Callot Soeurs) sono esposti al Los Angeles County Museum of Art.
A detta di Marc Appleton:
“La sua eredità più duratura si è rivelata essere non sul palco, bensì nella terra”
Per saperne di più: https://www.ad-italia.it/gallery/giardino-botanico-ganna-walska-libro-lotusland/
Altro: https://www.messynessychic.com/2018/04/24/the-diva-who-grew-her-own-exotic-kingdom/
Il sito ufficiale: https://www.lotusland.org/about/madame-ganna-walska/
Instagram ufficiale: https://www.instagram.com/lotusland_gannawalska/